MISURE DI GESTIONE DELL’OFFERTA PINOT GRIGIO DOC DELLE VENEZIE: PROROGATA L’APPLICAZIONE DEL BLOCCO DELLE SUPERFICI VITATE E PRESENTATA ISTANZA PER REGOLARE LE RICLASSIFICAZIONI IN INGRESSO

11, Ago 2025 | post

Discussa nell’ambito del neocostituito tavolo interregionale Pinot Grigio, è stata approvata dalle Amministrazioni regionali e provinciale una proroga annuale della misura di sospensione dell’iscrizione dei vigneti Pinot Grigio allo schedario vitivinicolo. 

Presentata anche l’istanza per disciplinare le riclassificazioni in ingresso da altre DO coesistenti sul territorio

 

 

Le Regioni Veneto e Friuli-Venezia Giulia e la Provincia Autonoma di Trento hanno approvato la proroga di un anno, fino al 31 luglio 2026, della misura di sospensione dell’iscrizione dei vigneti di Pinot Grigio allo schedario vitivinicolo ai fini dell’idoneità alla rivendicazione a DOC Delle Venezie – così come di altre denominazioni territoriali aventi tipologia varietale Pinot Grigio – già applicata nel triennio 2022-2025, in vista di un nuovo piano di gestione dell’offerta che sarà definito nei prossimi mesi.

Si tratta di una misura condivisa a livello interregionale che si dimostra coerente con il quadro delle misure finora applicato dal Consorzio DOC Delle Venezie e che consentirà di lavorare per la definizione di un percorso comune e strutturale in vista del successivo periodo di applicazione della misura, finora triennale, alla DOC Delle Venezie così come alle altre DOC che presentano una tipologia varietale Pinot Grigio.

Dopo una prima attuazione di misure di gestione dell’offerta, pubblicate e consultabili sul sito web del Consorzio, la richiesta di sospensione dell’iscrizione dei vigneti di Pinot Grigio allo schedario vitivinicolo – predisposta ai sensi della legge 12 dicembre 2016, n. 238, c.d. Testo unico del vino e promossa a livello territoriale – è stata presentata nell’ambito del neocostituito tavolo di lavoro interregionale Pinot Grigio che, alla presenza delle Amministrazioni regionali e con funzioni consultive, riunisce i Consorzi che tutelano le DOC del Nordest Italia che presentano la tipologia varietale Pinot Grigio.
Si tratta di un passo fondamentale per dare continuità, in maniera armonizzata e condivisa, alle politiche di governo dell’offerta che hanno finora garantito equilibrio, stabilità e valore alla filiera del Pinot Grigio del Triveneto, realtà che rappresenta l’85% del Pinot Grigio nazionale ed il 43% di quello mondiale.
L’obiettivo del tavolo interregionale è quello di valutare congiuntamente dati, fabbisogni e prospettive legati all’applicazione delle politiche e degli strumenti di gestione del potenziale vitivinicolo varietale, utile per tracciare un percorso condiviso rispetto all’evoluzione delle denominazioni di origine territoriali nell’area del Triveneto includono la tipologia varietale Pinot Grigio.

In riferimento alla proroga della misura di sospensione dell’iscrizione allo schedario vitivinicolo, Luca Rigotti, Presidente del Consorzio DOC Delle Venezie ha affermato che “si tratta di un approccio strategico che ci consentirà di definire, in maniera condivisa sul territorio e nell’ambito del tavolo interregionale del Pinot Grigio, un nuovo piano triennale di gestione dell’offerta, in grado di contribuire alla stabilità della filiera DOC Delle Venezie ed al mantenimento del valore del Pinot Grigio. Riteniamo inoltre che il tavolo di lavoro Pinot Grigio, fortemente voluto dal Consorzio DOC Delle Venezie, sia lo strumento più adatto per dare risposta al sistema interregionale, nell’ambito del quale condividere, unitamente alle Amministrazioni regionali e provinciale, che ringrazio per il loro lavoro e supporto, i fabbisogni, la visione e le proposte dei Consorzi – ha proseguito Rigotti – con l’obiettivo, soprattutto nell’attuale congiuntura di incertezza sul fronte politico ed economico, di mantenere in equilibrio la domanda e l’offerta di mercato, con effetti sul valore del primo vino bianco fermo delle nostre esportazioni e una grande ricchezza per il nostro territorio vitivinicolo“.

Inoltre, con l’obiettivo di completare ed ottimizzare il sistema delle misure di gestione, il Consorzio DOC Delle Venezie ha presentato un’ulteriore istanza alle Amministrazioni regionali ed alla Provincia autonoma di Trento, con l’obiettivo di confermare, accanto all’abbassamento della resa per ettaro e dello stoccaggio della produzione, la disciplina che consente di regolamentare le riclassificazioni dei volumi di Pinot Grigio in ingresso, provenienti cioè da altre DOC territoriali con tipologia varietale Pinot Grigio: sarà quindi consentita la riclassificazione a Pinot Grigio DOC Delle Venezie entro la data del 30 aprile 2026, con l’obiettivo di monitorare in maniera più efficace i volumi e le giacenze e poter quindi promuovere una sempre migliore programmazione delle misure di gestione in relazione alla giacenza.

L’inserimento di una data limite di riclassificazione in ingresso – ha detto Stefano Sequino, Direttore del Consorzio DOC Delle Venezie – ci ha consentito e ci consentirà di monitorare con maggiore attenzione e capacità di analisi i volumi di Pinot Grigio che provengono da altre denominazioni di origine coesistenti nel territorio del Triveneto, sollecitando tra l’altro una migliore programmazione delle operazioni di cantina ma anche una maggiore rivendicazione delle uve Pinot Grigio. I dati e l’andamento dei volumi nelle ultime due campagne vitivinicole, caratterizzate da un blocco delle riclassificazioni in ingresso alla data del 15 maggio 2024 e successivamente del 30 marzo 2025, confermano il corretto funzionamento della misura – ha precisato Stefano Sequino – che ha consentito di anticipare di oltre un semestre le operazioni di riclassificazione di cantina ed ha contribuito alla maggiore rivendicazione del vigneto Pinot Grigio DOC Delle Venezie“.

Le due misure consentono di chiudere – dopo l’abbassamento della resa di uva per ettaro e lo stoccaggio – la strategia di gestione dell’offerta predisposta dal Consorzio DOC Delle Venezie e di proseguire in un percorso condiviso di monitoraggio dei dati e di conseguente programmazione, con l’obiettivo di contribuire alla sostenibilità economica della filiera e all’opera di presidio di un patrimonio produttivo strategico.

 

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