CONFERENZA STAMPA “PROGETTO IMPRESA-GIOVANI-FUTURO”

16, Apr 2025 | post

Il Consorzio DOC Delle Venezie al fianco di Re.N.Is.A. per promuovere la cultura del vino tra gli studenti e il valore del legame scuola-lavoro nel settore vitivinicolo

 

Roma, 16 aprile 2025 – Si è tenuta ieri a Roma, presso il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, la conferenza stampa “Progetto Impresa-Giovani-Futuro” organizzata da Consorzio DOC Delle Venezie e Re.N.Is.A. – Rete Nazionale Istituti Agrari. Un appuntamento voluto per presentare il protocollo d’intesa, siglato ufficialmente proprio a chiusura lavori, dal Consorzio e Re.N.Is.A. con l’obiettivo di valorizzare la cultura del vino promuovendone un consumo responsabile e moderato, favorire la conoscenza del Pinot Grigio DOC Delle Venezie tra gli studenti e supportare l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro con un’attenzione particolare al settore vitivinicolo.

 

L’incontro, moderato dal conduttore Rai Radio2 e Rai1 Nicola Prudente, ha visto la partecipazione di importanti rappresentanti delle politiche educative e dell’enologia nazionale: accanto al Presidente del Consorzio Albino Armani e al Presidente di Re.N.Is.A. Patrizia Marini, sono intervenuti Mario Caligiuri, Coordinatore Laboratorio Politiche Educative EurispesNadia Frittella, Segretaria Generale di Wine in Moderation e Riccardo Cotarella, Presidente Assoenologi.

 

I lavori si sono aperti con i saluti del Sen. Luca De Carlo, Presidente della IX Commissione del Senato (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare): “Oggi celebriamo il Made in Italy e con esso il valore di cibo e vino, simboli della nostra storia e cultura. Il protocollo tra Consorzio DOC Delle Venezie e Re.N.Is.A. è un’azione concreta che unisce tutela, promozione e coinvolgimento dei giovani. Serve puntare su formazione, comunicazione e innovazione per affrontare le sfide del settore agroalimentare e contrastare le fake news che da anni si abbattono sul mondo agricolo: è questa la strada per valorizzare davvero le nostre eccellenze”. È intervenuto anche il Sen. Patrizio La Pietra, Sottosegretario di Stato per l’Agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste, per aggiungere il suo applauso all’iniziativa che è stata siglata proprio nella Giornata nazionale del Made in Italy: “Questo convegno cade in una giornata importante, in cui celebriamo, tra gli altri, i prodotti agroalimentari che sono espressione autentica di tradizione, cultura e qualità. Il vino, tra questi, è uno dei simboli più rappresentativi e fortemente identitari del nostro Paese ed è quindi doveroso parlarne ai giovani per educarli ad una corretta percezione del suo valore culturale e qualitativo”.

 

Ha preso poi la parola il Presidente del Consorzio Albino Armani con una panoramica sulle performance della denominazione Delle Venezie, che nel 2024 ha registrato un incremento del 3% nell’imbottigliato e del 8% nelle certificazioni per un totale di oltre 1,7 milioni di ettolitri confezionati. Armani ha poi proseguito illustrando i dettagli dell’accordo con Re.N.Is.A., grazie al quale il Consorzio si farà promotore di incontri con le istituzioni per affrontare e risolvere tematiche comuni, con un focus in particolare sul rafforzamento dei tirocini e dell’alternanza scuola/lavoro al fine di facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro vitivinicolo. “Come Consorzio intendiamo porci come modello di responsabilità e innovazione, promuovendo il rinnovamento della filiera vitivinicola e il coinvolgimento nella stessa dei giovani, a partire dagli istituti agrari – ha dichiarato Armani e ha continuato – Questa collaborazione avrà un importante impatto socio-economico, grazie alla formazione e all’inserimento delle nuove generazioni in ambito vitivinicolo e in particolare nella filiera del Pinot Grigio del Triveneto, e ci auguriamo che possa diventare un esempio replicabile in altre denominazioni nazionali, in un’ottica di sviluppo del settore e di valorizzazione della cultura vitivinicola. Riteniamo fondamentale avvicinare i ragazzi ai dibattiti normativi e politici, partendo da una formazione adeguata del corpo docente. Da qui nasce la nostra proposta di partecipazione e di condivisione dei contenuti e delle novità legislative e tecnologiche con il mondo degli istituti agrari, tematiche che oggi sono spesso trascurate o non sufficientemente approfondite. L’obiettivo è preparare le nuove generazioni a partecipare attivamente un domani ai tavoli decisionali che regolamentano il settore. Questioni come la riforma delle indicazioni geografiche approvata nel 2024, ad esempio, dovrebbero essere conosciute, divulgate e inserite nei programmi scolastici”.

 

Dopo una breve introduzione sul ruolo di Re.N.Is.A. nella promozione e diffusione di iniziative di formazione e sviluppo per il settore vitivinicolo, Patrizia Marini è quindi entrata nel merito degli aspetti tecnici dell’accordo con il Consorzio, impegnandosi a diffondere il protocollo sottoscritto con il Consorzio tra gli istituti della propria rete e facendosi anche promotrice di occasioni di confronto con le istituzioni per affrontare tematiche di interesse comune. “Lavoreremo fianco a fianco con il Consorzio DOC Delle Venezie per ideare e sviluppare progetti che favoriscano l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, con particolare attenzione ai tirocini formativi. L’obiettivo è rendere i giovani sempre più preparati e pronti ad inserirsi nel mondo professionale, grazie ad esperienze pratiche che rafforzino le competenze tecniche e favoriscano un avvicinamento al settore vitivinicolo. Sottolineo l’importanza fondamentale della formazione: oggi più che mai è indispensabile trasferire le norme e le dinamiche che regolano il comparto, come ha sottolineato il Presidente del Consorzio Armani. Con la firma del protocollo avviamo un percorso nuovo, una visione più vicina al mondo aziendale: Re.N.Is.A., con i suoi oltre 200 istituti presenti in 20 regioni, si impegna a diffondere sui canali ufficiali e presso ogni scuola il protocollo e tutte le azioni previste da questa importante intesa. Noi mettiamo a disposizione le nostre strutture, e il Consorzio mette in campo le proprie competenze: insieme possiamo creare una massa culturale capace di cambiare la visione collettiva delle scuole agrarie e del loro ruolo nel sistema economico e produttivo del Paese”.

 

L’intervento di Mario Caligiuri si è concentrato sull’analisi del 2° Rapporto Nazionale sulla Scuola e l’Università pubblicato nel 2024 dall’istituto di ricerca Eurispes. Il Rapporto, che raccoglie le opinioni di quasi 5.000 docenti, dipinge un quadro critico del sistema educativo italiano, dovuto ad una combinazione di fattori tra cui l’eccessiva burocrazia del sistema. Nonostante l’Italia mostri risultati positivi in termini di autorevolezza nella ricerca scientifica, l’istruzione pubblica del nostro paese si trova a dover affrontare problemi strutturali che ne minano l’efficacia. “Attraverso il 2° Rapporto Nazionale sulla Scuola e l’Università – ha dichiarato il Professor Caligiuri – emerge con chiarezza che l’educazione deve tornare ad essere il fulcro del dibattito pubblico e politico: tutto il resto viene dopo. Oggi più della metà del tempo degli insegnanti viene assorbito da pratiche burocratiche, sottraendo energie alla formazione e alla crescita dei giovani in un’epoca di rapida trasformazione. Stiamo affrontando il futuro con strumenti del passato: utilizziamo norme giuridiche che affondano le radici nel diritto romano, lentezze che si riflettono anche nell’assenza di una legge nazionale sull’intelligenza artificiale. Al contrario, Paesi come la Cina stanno già investendo massicciamente in questo ambito, integrando l’AI nei percorsi formativi per rispondere alle sfide del domani. Credo che concentrarsi sull’integrazione tra scuola, tecnologia e mondo del lavoro ormai non sia più rimandabile. Serve una visione più ampia, che metta insieme competenze digitali e sviluppo tecnologico senza però trascurare il valore del fattore umano. In questo senso, l’intesa tra il Consorzio DOC Delle Venezie e Re.N.Is.A. rappresenta un modello virtuoso: celebra il legame tra istruzione e impresa, valorizzando settori come l’agricoltura e la viticoltura, dove il lavoro umano è ancora centrale e insostituibile”.

 

Nadia Frittella ha illustrato il ruolo di Wine in Moderation – il programma europeo di responsabilità sociale che sostiene un consumo di vino responsabile e moderato – in relazione al protocollo d’intesa tra il Consorzio DOC delle Venezie e Re.N.Is.A.. Wine in Moderation, come parte di questo accordo, si impegna a promuovere la cultura del vino, con particolare attenzione alla filiera della DOC Delle Venezie e ai territori di produzione. Wine in Moderation, il Consorzio e Re.N.Is.A., inoltre, svilupperanno congiuntamente iniziative educative e culturali dedicate anche agli studenti, con l’obiettivo di sensibilizzare sul settore vitivinicolo, sul consumo responsabile e moderato di vino nonché sulla cultura del vino come parte integrante della dieta mediterranea. Frittella ha commentato: “Dallo scorso anno il Consorzio DOC delle Venezie ha aderito al movimento Wine in Moderation, rafforzando il nostro impegno sul territorio. L’educazione è sempre stata al centro del nostro programma di responsabilità sociale e oggi si arricchisce grazie al lancio della nostra prima formazione digitale sul servizio responsabile del vino. Un’iniziativa importante, che potrà essere valorizzata anche durante la terza edizione dell’International Wine in Moderation Day in programma il prossimo 8 novembre”.

 

La conferenza si è conclusa con l’intervento di Riccardo Cotarella, che ha offerto il punto di vista degli enologi, sottolineando l’importanza di un ricambio generazionale competente, formato e motivato nel settore vitivinicolo per mantenere i livelli di eccellenza e per affrontare le sfide future. “La presenza dei giovani è fondamentale per garantire innovazione e sostenibilità, assicurando che le tradizioni vinicole siano preservate e, al contempo, adattate alle sfide del mercato globale attuale – ha spiegato Cotarella – Solo così possiamo garantire un futuro prospero per l’agricoltura e l’enologia italiane. Ecco perché la formazione, anche attraverso progetti come quello siglato oggi, è un pilastro su cui dobbiamo puntare per una crescita sana della filiera vitivinicola italiana. Ai nostri tempi queste opportunità non esistevano, mancava un programma educativo strutturato: abbiamo imparato sul campo, con l’attaccamento alla terra, perché quel mestiere era – ed è – parte di noi. Siamo dentro un sistema bellissimo, il problema di oggi non sono i dazi o le dinamiche internazionali: i problemi sono interni, prima di tutto culturali. Esiste oggi un accanimento eccessivo nei confronti del vino, un prodotto che dovrebbe essere simbolo di convivialità e cultura, e che invece è spesso oggetto di campagne demonizzanti, che disinformano anziché educare al consumo moderato e consapevole. Dovremmo invece imparare a valorizzare maggiormente il nostro patrimonio vitivinicolo, che è unico al mondo”.

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