COVID-19, approfondimento imballaggi e materiali

09, Mar 2020 | post

In merito alla possibilità di trasmissione del SARS-CoV2 attraverso il vino e gli imballaggi, con la dovuta prudenza che impone il fatto che si tratta di un virus nuovo, le autorità sanitarie nazionali e internazionali (Organizzazione Mondiale della Sanità – Ministero della Salute – Istituto Superiore della Sanità – European Centre for Disease Prevention and Control – Centers for disease control and prevention) hanno fornito le seguenti informazioni rassicuranti (allegato “Emergenza Coronavirus – Risposte dei principali organi scientifici nazionali e internazionali”):

  • Il SARS-CoV2 fa parte della famiglia dei coronavirus. I coronavirus, che provocano malattie respiratorie, non si trasmettono attraverso gli alimenti che devono comunque essere manipolati nel rispetto delle regole di igiene ma attraverso contatti da persona a persona (tosse, starnuti, saliva, secondo quanto previsto dalle normative vigenti in materia di Sicurezza alimentare).
  • L’uva produce composti organici, che possono essere coinvolti nella difesa delle piante dai fitopatogeni invasori. Questi metaboliti includono numerosi composti fenolici, tra cui il resveratrolo,  che sono anche attivi contro i patogeni umani, tra cui virus (adeno, citomegalo, epatite, noro, rota) (Agric. Food Chem. 2014, 62, 26, 6025-6042). Sia il vino rosso che il resveratrolo riducono  il livello di RNA virale in modo dose-dipendente (https://doi.org/10.1016/j.foodcont.2014.07.056).
  • Secondo uno studio realizzato da un gruppo internazionale di ricercatori e pubblicato nel 2017 nella rivista BMC Infectious Diseases “Infectious Diseases, Effective inhibition of MERS-CoV infection by resveratrol” questa sostanza ha un effetto inibitore sulle malattie respiratorie provocate da un coronavirus identificato nel 2012 in Arabia Saudita. Più in generale, il resveratrolo avrebbe, secondo questo studio, proprietà antivirali. Quindi si potrebbe pensare che il vino, sia un mezzo particolarmente inospitale per lo sviluppo dei virus e quindi anche del SARS-CoV2.
  • Inoltre esiste la questione dell’imballaggio: non si sa con precisione quanto tempo il SARS-CoV2 possa sopravvivere sulle superfici. Sembra che la durata di sopravvivenza possa variare tra qualche ora a diversi giorni, in funzione delle condizioni specifiche legate al tipo di superficie, di temperatura e di umidità dell’ambiente. La probabilità di contaminazione è debole per un imballaggio che è stato spostato, ha circolato ed è stato esposto a diverse temperature. Per prevenire il rischio di contaminazione da contatto con una superficie che si pensa potrebbe essere stata infettata, è sufficiente lavare le mani con acqua e sapone o usare un disinfettante a base alcolica.

In conclusione, non esistono rischi rilevanti rispetto alla possibilità di trasmissione del COVID-19 attraverso il vino, mentre la possibilità di contaminazione attraverso gli imballaggi è estremamente bassa e può essere prevenuta lavando oppure disinfettando le mani. Non sono necessarie misure di quarantena.

fonte: UIV

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