16 marzo 2020 – L’Enologo, Pinot grigio una storia attuale
Nei primi anni 60, quando l’enologia del Friuli-Venezia Giulia, muoveva i primi pas- si al di fuori dei confini regionali, la risto- razione delle grandi città, Milano in testa, ricercava con insistenza il Pinot Grigio. Un vino bianco, espressione della rinascita e del boom economico che, grazia alla sua acquisita popolarità, sapeva distaccare il consumatore dalle tradizioni di quel tem- po e proiettarlo nella tanto attesa ripresa sociale. Oggi, al contrario di allora, la quo- tidianità ci scorre alla ricerca spasmodica delle nostre radici che, proprio nel mon- do contadino, trovano la loro massima espressione. Ma il Pinot Grigio, a differen- za di tanti altri vini, ha saputo reggere il cambio dei tempi, implementando la sua produzione per divenire il vitigno più col- tivato nella nostra regione. Non solo, ma per affrontare l’espansione del mercato e focalizzare l’internazionalità di questo vino è nata, nel 2017, la più grande Doc d’Italia, che assume il nome di “Delle Venezie”.